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Sintesi terzo incontro del “IV ciclo di aggiornamento professionale sulla violenza dell’AIPC in collaborazione con la Questura di Roma”

Data: 12 dicembre 2024 Luogo: Sala Conferenze dell’A.I.P.C.
Partecipanti: Dodici esperti del “Codice Rosso” della Questura di Roma, provenienti da diversi commissariati del Comune. L’evento, dedicato agli operatori del “Codice Rosso”, ha offerto l’opportunità di approfondire diverse tematiche legate alla violenza, con un particolare focus sulle dinamiche psicologiche, neurobiologiche e sull’importanza dell’empatia nell’approccio a tali situazioni.

Dinamiche della violenza: un quadro complesso
I partecipanti hanno condiviso le loro esperienze operative, evidenziando l’evoluzione dei fenomeni di violenza: l’abbassamento dell’età media degli autori e delle vittime, la persistenza di dinamiche di controllo e manipolazione in diverse fasce d’età e la complessità delle relazioni violente, anche all’interno delle coppie.
Il Dottor Lattanzi ha sottolineato come le modalità di controllo e le dinamiche violente tendano a rimanere costanti nel tempo, indipendentemente dalle generazioni. Ha inoltre introdotto il concetto di “freezing”, una risposta fisiologica al trauma che può paralizzare la vittima, impedendole di reagire attivamente alla violenza. Questo fenomeno è strettamente legato al funzionamento del sistema nervoso autonomo, in particolare al sistema simpatico e parasimpatico.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.:
https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Il sistema nervoso autonomo e la risposta al trauma
Il sistema nervoso autonomo (SNA) regola le funzioni involontarie del corpo, come la frequenza cardiaca, la respirazione e la digestione. In situazioni di pericolo o stress, il SNA si attiva, preparando l’organismo alla risposta “lotta o fuga”. Tuttavia, in alcune circostanze, come nel caso di un trauma prolungato, può attivarsi una risposta diversa: il “freezing”.
Il “freezing” è una risposta di immobilizzazione che si verifica quando l’organismo percepisce una minaccia troppo grande per poter essere affrontata o evitata. In questa situazione, il sistema nervoso parasimpatico prevale sul simpatico, causando un rallentamento delle funzioni vitali e una sensazione di paralisi. Questa risposta, sebbene possa sembrare controintuitiva, è un meccanismo di difesa evolutivo che in passato poteva aumentare le possibilità di sopravvivenza in situazioni di pericolo imminente.

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fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

Il protocollo ASVS e la valutazione del rischio
Il Dottor Lattanzi ha inoltre menzionato il protocollo ASVS (Scientific Violence Screening), uno strumento innovativo per la valutazione del rischio di violenza. Questo protocollo, sviluppato dall’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, integra una serie di strumenti diagnostici e valutazioni cliniche per identificare i fattori di rischio individuali e relazionali che possono predisporre alla violenza. L’ASVS si basa su un approccio multidisciplinare che considera sia gli aspetti psicologici che quelli biologici della violenza.

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Il suicidio giovanile: un dramma complesso e l’importanza dell’empatia
Il caso del suicidio di un adolescente ha sollevato interrogativi sulle cause profonde di questo tragico gesto. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di considerare il disagio psicologico,
l’isolamento sociale, la mancanza di supporto e le difficoltà relazionali come fattori di rischio significativi. In questo contesto, è emersa l’importanza cruciale dell’empatia da parte degli operatori.
Comprendere le emozioni e le sofferenze delle vittime è fondamentale per costruire un rapporto di fiducia e offrire un sostegno adeguato. L’empatia permette agli operatori di mettersi nei panni delle persone che hanno subito violenza, di validare le loro esperienze e di aiutarle a elaborare il trauma.

Conclusioni e riflessioni
L’incontro si è concluso con un momento di confronto sulle emozioni suscitate dai temi trattati e sulle aspettative per il futuro. I partecipanti hanno apprezzato la possibilità di approfondire le
proprie conoscenze sulle dinamiche della violenza e di confrontarsi con colleghi ed esperti. È emersa la consapevolezza che affrontare la violenza richiede non solo competenze tecniche, ma anche una profonda umanità e la capacità di entrare in connessione empatica con le persone coinvolte.

Feedback dei partecipanti:
I partecipanti hanno espresso apprezzamento per la possibilità di confrontarsi con colleghi e di acquisire nuove conoscenze. Sono state avanzate richieste di approfondimento sulle motivazioni psicologiche che spingono a compiere atti violenti.

Risorse utili:
Al termine dell’incontro, sono stati suggeriti diversi siti web per approfondire le tematiche trattate:
www.delittifamiliari.it, www.traumaeviolenza.it, www.formazionecontinuaviolenza.it,
www.epigeneticamente.it, www.centroitalianonarcisismo.it.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

Bibliografia
AA.VV., 2021 “Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (prima parte)”, AIPC Editore https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/23/dissociazione-memorie-
traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-prima-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-first-part/

AA.VV., 2021 “Sintesi del laboratorio del 25 novembre “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” tenutosi a Subiaco (RM) presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Braschi- Quarenghi”, AIPC Editore https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/11/30/sintesi-del-
laboratorio-del-25-novembre-la-conoscienza-come-prevenzione-della-violenza-tenutosi-a-subiaco-rm-presso-listituto-distruzione-superiore-braschi-quaren/

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