Il mio account

Home Blog Pagina 52

Il trauma nel corpo. Parte uno: la funzione delle emozioni.

0

Trauma in the body. Part one: the function of emotions.  

Abstract

Il trauma coinvolge tutto il corpo a partire dal cervello. In questo articolo vediamo brevemente come le esperienze avverse creino un danno alla funzione adattiva delle emozioni.

Abstract

Trauma involves the entire body starting with the brain. In this article we briefly look at how adverse experiences create damage to the adaptive function of emotions.

La funzione delle emozioni

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia è un’organizzazione di volontariato (ODV), fondata a Roma nel 2001, che si occupa della prevenzione e del contrasto a ogni forma di violenza e di approfondire le conoscenze attuali sul trauma a livello psicobiologico.

Ognuno di noi è in grado di produrre una risposta alle avversità e allo stress che ne minacciano l’omeostasi. Stiamo parlando di una difesa rapida, aspecifica e generalizzata che coinvolge ogni aspetto del funzionamento cerebrale. Il cervello umano è dotato di tre sottosistemi di analisi dell’informazione, ciascuno con un proprio substrato anatomico e chimico.

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

Il primo è il sistema del midollo allungato e dell’ipotalamo, responsabili principalmente della regolazione dell’omeostasi. Il secondo è il sistema limbico, responsabile della conservazione dell’equilibrio tra il mondo interno e la realtà esterna. L’ultimo sistema è quello della neocorteccia, responsabile dell’analisi e dell’interazione con il mondo esterno e dotato di una struttura principalmente determinata dagli stimoli ambientali. È interessante notare che il trauma va a influenzare tutti e tre i sistemi sopracitati che a loro volta controllano il funzionamento biologico dell’individuo, dalle funzioni vegetative fino al ciclo riproduttivo. La neocorteccia, in particolare, è orientata al mondo esterno e al problem solving, all’apprendimento, alla discriminazione di stimoli complessi e traduce gli stati soggettivi emotivi in linguaggio pronto per essere comunicato. Gli individui traumatizzati, in genere, mostrano diversi problemi nello svolgere queste funzioni, nel verbalizzare le emozioni e nel discernere tra le stesse.

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Il trauma crea una serie di cambiamenti bio-comportamentali a cascata che portano la persona a sviluppare sintomi intrusivi che, quando persistono, provocano un arousal cronicamente instabile. Il paziente, perseguitato dai ricordi dell’evento, in genere, cerca di compensare la propria iperreattività emotiva “spegnendosi” a livello comportamentale (Van der Kolk et al., 1996). Cerca, così, di evitare gli stimoli che richiamano il trauma e mostra un intorpidimento emozionale anche nelle attività quotidiane, alternato da un’iperarousal in risposta a stimoli trigger.

Le emozioni in un individuo sano hanno la funzione fondamentale di avvisare e allertarlo di prestare attenzione per agire, poi, in modo efficace.

La reattività psicologica cronica e l’incapacità collegata di regolare le reazioni autonomiche impediscono all’individuo traumatizzato di utilizzare le emozioni come segnali (Krystal, 1978). La persona finisce per passare dallo stimolo, interno o esterno, alla risposta senza sviluppare una reazione di attacco/fuga, rimanendo immobilizzato o reagendo esageratamente. La diminuzione della reattività fisiologica agli stimoli emotigeni nel tempo è, in genere, in segno che la terapia, di qualsiasi tipo essa sia, sta funzionando.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Kolb (1987) ha per primo pensato che la stimolazione emotiva eccessiva, provocata dal trauma, nel sistema nervoso centrale origini dei mutamenti neuronali. Questi mutamenti porterebbero, quindi, ad una interpretazione erronea degli stimoli innocui che verrebbero percepiti come fonte di minaccia e pericolo. Riassumendo, questo vuol dire che gli individui traumatizzati non riescono a neutralizzare gli stimoli ambientali al fine di prendere parte alle attività quotidiane rilevanti. Tendono quindi a compensare queste emozioni eccessive spegnendosi. Il costo di questo spegnimento emotivo è la diminuzione del coinvolgimento nella vita quotidiana e in quella affettiva.

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Bibliografia

Kolb L.C., 1987, Neurophysiological hypothesis explaining post-traumatic stress disorder. Am J Psychiatry; 144: 989-99.

Krystal H., 1988-93, Affetto, trauma, alessitimia, Ma.Gi., Roma, 2007.

Van der Kolk, B.A., Mc Farlane, A.C., Weisaeth, L. – a cura -, 1996, Stress traumatico. Gli effetti sulla mente, sul corpo e sulla società delle esperienze intollerabili, Ma.Gi., Roma, 2004.

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

I NON AMATI (prima parte)

0

I numerosi dati raccolti in circa 20 anni dall’equipe di professionisti volontari dell’A.I.P.C. su una copiosa popolazione di presunte vittime e presunti autori di violenza e stalking permettono di tracciare una biografia ricorrente nelle persone che hanno agito o subito una o più forme di violenza in età adolescenziale o adulta.

Queste persone narrano che i loro caregiver, nella fase perinatale e nell’infanzia, non hanno appagato il loro bisogno naturale e indispensabile di sentirsi speciali e al centro del mondo.

Il lavoro, le malattie, le morti, le nascite, gli affidi o le adozioni hanno assorbito tutte le “attenzioni” dei caregiver e hanno prodotto nei “non amati” la ricerca spasmodica, in tutte le loro relazioni interpersonali, di sentirsi finalmente speciale ed al centro del mondo di qualcuno; questa modalità di ricerca può paradossalmente portare all’abbandono. Le mancate attenzioni, inoltre, producono una profonda sensibilità al rifiuto e alla paura.

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

La dolorosa ed estenuante ricerca, che non riesce ad essere appagata da nessuno, continua anche nell’età adolescenziale e adulta e, di solito irrompe in tutta la sua prepotenza nelle prime relazioni interpersonali tinte di affetto e sentimenti.

Il non sentirsi speciali e al centro delle attenzioni dapprima dei caregiver e successivamente delle altre persone vissute come significative dai “non amati” produce una “latente” colpevolezza e una “velenosa” nostalgia del non amore ricevuto, un vissuto che espone il non amato al continuo rischio di ritrovare il non amore altrui!

Se credi di aver vissuto un’esperienza simile puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

0

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.), è un’organizzazione di volontariato (ODV) fondata a Roma nel 2001 e si occupa di prevenzione e contrasto delle condotte violente. Dal 2012 l’equipe multidisciplinare di professionisti volontari conduce una sperimentazione scientifica con l’applicazione dell’assessment integrato: i dati consolidati raccolti dimostrano un’alta correlazione tra eventi traumatici vissuti e una disregolazione emotiva agita anche attraverso condotte violente.

Nel webinar del 10 giugno si discuterà con i professionisti dell’associazione la tematica della frustrazione e dell’aggressività in particolare nei presunti autori di violenza e stalking.

Il workshop del 10 giugno e si terrà a distanza dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting.

Si riceverà via e-mail il link di partecipazione. Dopo aver cliccato sul link, NON attivare il microfono e la webcam senza il permesso dell’amministratore. Di seguito le semplici indicazioni da seguire: è necessario un pc, un tablet o uno smartphone con un collegamento internet Wi-Fi o 4G. La piattaforma gratuita GoTo Meeting è un applicativo molto intuitivo: si riceve via e-mail un invito che consente di accedere liberamente al servizio da ogni città o nazione. L’invito include un link, con un semplice click si accede alla piattaforma. L’accesso con Smartphone o Tablet prevede il download dell’App, compatibile con IOS e Android.

Per aggressività in questo contesto si fa riferimento alla tendenza ad attaccare verbalmente o fisicamente sia gli altri ma anche se stessi. 

I significativi dati raccolti dal 2011 con l’applicazione del l protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening dall’equipe multidisciplinare di professionisti volontari dell’A.I.P.C. su un numeroso campione di presunte vittime e presunti autori di violenza e stalking stanno indicando come origine dell’aggressività, del tipo e della direzione della stessa, la frustrazione.

Campagna di prevenzione sulla violenza, il protocollo scientifico AIPC: un vaccino contro l’epidemia “Violenza”

https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/21/campagna-di-prevenzione-sulla-violenza-il-protocollo-scientifico-aipc-un-vaccino-contro-lepidemia-violenza/

Nel webinar saranno riportati alcuni dati presentati all’ IVAT 18th Hawaii International Virtual Summit nel poster dal titolo “The traumatic matrix of violence – a clinical and neuroscientific study” e un’anticipazione del poster dal titolo “The perception of frustration is a probable index of aggression in perpetrators” che sarà presentato al prossimo Summit internazionale organizzato dall’IVAT.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.  https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Il webinar è particolarmente indicato a studenti e laureati in psicologia, psicologi, specializzandi in psicoterapia, psicoterapeuti, operatrici ed operatori delle forze dell’ordine dei CAV e dei CAM.

Il webinar è gratuito e sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

A.I.P.C. Poste Italiane IBAN IT83 I076 0103 2000 0005 6039 688

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza.

Spot YouTube “Campagna prevenzione Un vaccino contro l’epidemia VIOLENZA”

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

AIUTACI AD AIUTARTI! Clicca sul link e GRAZIE! 

https://www.wishraiser.com/en/memberships/associazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia

Qui è possibile scaricare la scheda d’iscrizione, nella scheda da compilare obbligatoriamente per l’iscrizione troverete tutte le indicazioni:

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Spot campagna: Un vaccino contro l’epidemia VIOLENZA

0

Campagna di prevenzione sulla violenza dell’A.I.P.C., il protocollo scientifico AIPC: un vaccino contro l’epidemia “VIOLENZA”.  Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica attuale è l’individuazione di un vaccino contro la violenza. Il prossimo giugno (dal 7 al 23).

Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiare prevedono un contributo spese così come la valutazione dell’indice di disfunzionalità relazionale/valutazione del rischio.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:
Numero fisso 0644246573 attivo dal lunedì al mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 19:00;

Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00; Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Le chat attive sui siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it dal lunedì alla
domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it

Un evento dalla campagna è il webinar GRATUITO del 10 giugno dalle ore 17:00 alle ore 19:00 dal titolo: “Frustrazione e aggressività negli autori di violenza”. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Nel webinar si discuterà con i professionisti dell’associazione la tematica dell’aggressività in particolare nei presunti autori di violenza e stalking. Per aggressività in questo contesto si fa riferimento alla tendenza ad attaccare verbalmente o fisicamente sia gli altri ma anche se stessi. 

I significativi dati raccolti dal 2011 con l’applicazione del l protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening dall’equipe multidisciplinare di professionisti volontari dell’A.I.P.C. su un numeroso campione di presunte vittime e presunti autori di violenza e stalking stanno indicando come origine dell’aggressività, del tipo e della direzione della stessa, la frustrazione.

Il webinar è particolarmente indicato a studenti e laureati in psicologia, psicologi, specializzandi in psicoterapia, psicoterapeuti, operatrici ed operatori delle forze dell’ordine dei CAV e dei CAM.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.  https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Spot campagna di prevenzione sulla violenza su YouTube

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

I TRAUMI INFANTILI: PARTE SECONDA – TRAUMA DURING CHILDHOOD: SECOND PART

0

Abstract: i traumi infantili, che possono comprendere violenze di ogni tipo, trascuratezza dei genitori, episodi di violenza domestica, lutti, separazioni ed eventi naturali, possono verificarsi sia in un singolo episodio spiacevole che in ripetuti episodi prolungati nel tempo. In questo articolo andremo ad analizzare la differenza tra questi due tipi di trauma infantile.

Abstract: childhood trauma, that may include violence of all kinds, neglect by parents, episodes of domestic violence, mourning, separations and natural events, can occur both in a single unpleasant episode and in multiple episodes over time. In this article we’ll analyze the difference between these two types of childhood trauma.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia è un’organizzazione di volontariato (ODV), fondata a Roma nel 2001, che si occupa della prevenzione e del contrasto a ogni forma di violenza e di approfondire le conoscenze attuali sul trauma a livello psicologico, psicofisiologico e psicobiologico. Come abbiamo detto nella prima parte del nostro articolo sui traumi infantili, i bambini possono accusare delle gravi ferite a livello emotivo e affettivo, che possono influenzare negativamente lo sviluppo e aumentare il rischio di sviluppare problematiche socio-relazionali in età adulta. I traumi infantili, infatti, producono un effetto significativo nella costruzione dell’identità, a partire dalle caratteristiche di personalità, per passare all’autostima, al senso di sé e ad altre capacità individuali, come l’empatia, la mentalizzazione e il coping.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.  https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Per traumi non intendiamo solo casi di violenza fisica o sessuale, i quali spesso vengono riportati dalle testate giornalistiche o sui social media, ma anche episodi di trascuratezza da parte di uno o entrambi i genitori, violenza psicologica, assistere a episodi di violenza domestica, separazioni da figure importanti per il bambino/a, lutti ed eventi naturali catastrofici (es. terremoti, incidenti, maremoti ecc.). Come i traumi che possono avvenire in età adulta, anche i traumi infantili possono derivare da eventi ed episodi esterni circoscritti o da una lunga serie di eventi traumatici ripetuti nel tempo: nel primo caso si parla di traumi circoscritti, nel secondo caso invece si parla di traumi multipli prolungati nel tempo. Vediamo ora quali sono le caratteristiche principali e le differenze tra questi due tipi di traumi infantili.

Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiare prevedono un contributo spese così come la valutazione dell’indice di disfunzionalità relazionale/valutazione del rischio.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:

Numero fisso 0644246573 attivo dal lunedì al mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 19:00;

Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Le chat attive sui siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it.

Il trauma circoscritto

Questo tipo di trauma infantile è provocato da eventi singoli e inaspettati, che causano nel bambino uno shock significativo che può, in certi casi, condurre a un Disturbo Post-Traumatico da Stress. Le conseguenze, che possono essere molto gravi, includono infatti ricordi intrusivi e dettagliati impressi nella mente del bambino, rivalutazioni cognitive, rielaborazioni retrospettive e dispercezioni.

  • Ricordi: molti bambini che assistono in prima persona a episodi di violenza o a eventi spiacevoli, potenzialmente traumatici, possono in seguito rievocare nel dettaglio il ricordo di queste scene, anche quando non lo desiderano. Questo potrebbe far pensare che questi ricordi siano intrusivi e persistenti, dal momento che vengono rievocati anche se il bambino tenta di sopprimerli.
  • Premonizioni: a seguito di un evento traumatico, i bambini spesso si domandano, o domandano ai propri genitori, i motivi per i quali quel determinato evento è accaduto. Queste premonizioni rappresentano delle modalità con cui i bambini, reduci da aver vissuto un episodio traumatico, cercano di comprendere a fondo, per riacquistare la concezione della natura causale, lo shock a cui hanno assistito.
  • Dispercezioni: lo studioso Terr (1985) ci dice che spesso nei bambini traumatizzati si verificano delle esperienze caratterizzate da allucinazioni visive, errori nel riconoscimento e distorsioni temporali. Si potrebbe pensare che disfunzioni percettive e allucinazioni siano tipiche di disturbi come la schizofrenia, ma in realtà questi fenomeni possono osservarsi nelle fasi successive a un trauma, soprattutto se quest’ultimo è avvenuto in modo inaspettato.

Webinar 10 giugno: Aggressività implicita ed esplicita https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/25/webinar-10-giugno-aggressivita-implicita-ed-esplicita/

É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza!

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

AIUTACI AD AIUTARTI! Clicca sul link e GRAZIE!

https://www.wishraiser.com/en/memberships/associazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia

Il trauma prolungato nel tempo

Eventi traumatici ripetuti possono provocare nel bambino conseguenze molto dannose. In primis perché il susseguirsi di questi episodi spiacevoli crea un senso di anticipazione che causa uno stress elevato e mette a rischio le strategie di coping ancora in fase di sviluppo. Per questo, il bambino cerca di difendersi utilizzando meccanismi difensivi quali il diniego, la rimozione, la dissociazione, la regressione ecc. Le principali conseguenze che si generano sono tipicamente:

  • Dissociazione: la dissociazione e la depersonalizzazione a seguito di eventi critici prolungati nel tempo permettono al bambino di fuggire dalle situazioni presenti nell’ambiente che gli provocano stress e angoscia. Tuttavia, questi meccanismi, messi in atto ripetutamente possono diventare disadattivi e creare diverse problematiche, soprattutto in età adulta (es. disturbi di personalità).
  • Irritabilità: la rabbia, sia diretta verso l’esterno che verso se stessi, è una conseguenza molto grave di un’esposizione prolungata a ripetuti episodi traumatici. Ad oggi sono molte le evidenze scientifiche che ci dicono che bambini soggetti ad abuso e violenze in età precoce finiscono per sviluppare sintomi antisociali o diventano dei giovani delinquenti.

Bibliografia:

Terr, L. C. (1985). Remembered images in psychic trauma. In Psychoanalytic Study of the Child, 40, 493-533

Williams, R. (2009). Trauma e Relazioni: le prospettive scientifiche e cliniche contemporanee. Raffaello Cortina Editore, Milano.

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Webinar 10 giugno: Aggressività implicita ed esplicita

0

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.), è un’organizzazione di volontariato (ODV) fondata a Roma nel 2001 e si occupa di prevenzione e contrasto delle condotte violente. Dal 2012 l’equipe multidisciplinare di professionisti volontari conduce una sperimentazione scientifica con l’applicazione dell’assessment integrato: i dati consolidati raccolti dimostrano un’alta correlazione tra eventi traumatici vissuti e una disregolazione emotiva agita anche attraverso condotte violente.

Nel webinar si discuterà con i professionisti dell’associazione la tematica dell’aggressività nei presunti autori di violenza e stalking. Il workshop del 10 giugno e si terrà a distanza sulla piattaforma gratuita Go To Meeting, dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

Si riceverà via e-mail il link di partecipazione. Dopo aver cliccato sul link, NON attivare il microfono e la webcam senza il permesso dell’amministratore. Di seguito le semplici indicazioni da seguire: è necessario un pc, un tablet o uno smartphone con un collegamento internet Wi-Fi o 4G. La piattaforma gratuita GoTo Meeting è un applicativo molto intuitivo: si riceve via e-mail un invito che consente di accedere liberamente al servizio da ogni città o nazione. L’invito include un link, con un semplice click si accede alla piattaforma. L’accesso con Smartphone o Tablet prevede il download dell’App, compatibile con IOS e Android.

Con aggressività in questo contesto si fa riferimento alla tendenza ad attaccare verbalmente o fisicamente sia gli altri ma anche se stessi. 

I significativi dati raccolti dal 2011 dalle ricerche condotte dall’equipe multidisciplinare di professionisti volontari dell’A.I.P.C. su un numeroso campione di presunte vittime e presunti autori di violenza e stalking stanno permettendo di delineare una probabile origine dell’aggressività implicita piuttosto che un indice attendibile dell’aggressività esplicita.

Campagna di prevenzione sulla violenza, il protocollo scientifico AIPC: un vaccino contro l’epidemia “Violenza” https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/21/campagna-di-prevenzione-sulla-violenza-il-protocollo-scientifico-aipc-un-vaccino-contro-lepidemia-violenza/

Nel webinar saranno riportati alcuni dati presentati all’ IVAT 18th Hawai’i International Virtual Summit nel poster dal titolo “The traumatic matrix of violence – a clinical and neuroscientific study” e un’anticipazione del poster dal titolo “The perception of frustration is a probable index of aggression in perpetrators” che sarà presentato al prossimo Summit internazionale organizzato dall’IVAT.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. 

Il webinar è particolarmente indicato a laureandi in psicologia, psicologi, specializzandi in psicoterapia, psicoterapeuti, operatrici ed operatori delle forze dell’ordine dei CAV e dei CAM.

Il webinar è gratuito e sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Ti invitiamo a contribuire, anche con un minimo versamento, affinché le nostre attività possano continuare.

É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

A.I.P.C. Poste Italiane IBAN IT83 I076 0103 2000 0005 6039 688

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza.

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

AIUTACI AD AIUTARTI! Clicca sul link e GRAZIE! https://www.wishraiser.com/en/memberships/associazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia

Qui è possibile scaricare la scheda d’iscrizione, nella scheda da compilare obbligatoriamente per l’iscrizione troverete tutte le indicazioni:

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Campagna di prevenzione sulla violenza, il protocollo scientifico AIPC: un vaccino contro l’epidemia “Violenza”

0
Ring of hands giving a teamwork theme


Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica attuale è l’individuazione di un vaccino contro la violenza. Il prossimo giugno (dal 7 al 23), l’Associazione A.I.P.C. darà il via ad una Campagna di prevenzione sulla violenza, ribattezzata “Il protocollo scientifico AIPC: Un vaccino contro l’epidemia – VIOLENZA”.
L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.), una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali.
Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A. S. V. S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica,
una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria.

I “delitti familiari”, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti.
Ricerche di tipo epidemiologico in Italia ci riproducono una tragica realtà della popolazione italiana, sia maschile che femminile. La popolazione sarebbe colpita per oltre il 30% circa dalla violenza “manifesta” e da una percentuale, di gran lunga superiore a quella manifesta definita “numero oscuro”. È comprensibile
come si possa parlare di epidemia. La disciplina biomedica che studia la distribuzione e la frequenza con cui si manifestano le malattie è l’epidemiologia: essa approfondisce il ritmo con cui si manifestano le malattie e le condizioni che favoriscono od ostacolano il loro sviluppo.
Come stiamo imparando in questi ultimi due anni, l’efficacia del vaccino è valutata in termine di interruzione della propagazione dell’agente patogeno e di limitazione dei sintomi più gravi e pericolosi.
Il protocollo A.S.V.S. seguendo i criteri della epidemiologia e della profilassi presuppone la conoscenza della eziologia e patogenesi della malattia “violenza”. In particolare, il protocollo esamina peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti, quindi il fattore di rischio.
Le attività in programmazione sono quelle che l’equipe multidisciplinare di professionisti dell’A.I.P.C. svolgono quotidianamente da circa 20 anni, la campagna intende far conoscere ulteriormente il protocollo e consentire una profilassi più ampia possibile.
Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiare prevedono un contributo
spese così come la valutazione dell’indice di disfunzionalità relazionale/valutazione del rischio.
I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:
Numero fisso 0644246573 attivo dal lunedì al mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 19:00; Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00; Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Le chat attive sui siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it dal lunedì alla
domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00; L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it. É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.
Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza.
Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.
AIUTACI AD AIUTARTI! Clicca sul link e GRAZIE!
https://www.wishraiser.com/en/memberships/associazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia
AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

I TRAUMI INFANTILI: PARTE PRIMA – TRAUMA DURING CHILDHOOD: FIRST PART

0

Abstract: numerose ricerche hanno dimostrato che un’elevata percentuale di persone adulte che presenta un disturbo mentale ha sperimentato un evento traumatico nel periodo infantile. In questo articolo andremo a definire il trauma infantile e analizzeremo le caratteristiche principali che lo compongono.

Abstract: several research proved that an high percentage of adults who shows a mental disorder have experienced a traumatic event during childhood. In this article we’ll define childhood trauma and we’ll analyze its main characteristics.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia è un’organizzazione di volontariato (ODV), fondata a Roma nel 2001, che si occupa della prevenzione e del contrasto a ogni forma di violenza e di approfondire le conoscenze attuali sul trauma a livello psicologico, psicofisiologico e psicobiologico. Molto spesso, quando si procede alla valutazione psichiatrica di un paziente, viene fuori che la patologia di cui egli soffre è stata provocata da terribili eventi esterni verificatisi nel corso della sua infanzia.

Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica attuale è l’individuazione di un vaccino contro la violenza. Il prossimo giugno (dal 7 al 23), l’Associazione A.I.P.C. darà il via ad una Campagna di prevenzione sulla violenza, ribattezzata “Il protocollo scientifico AIPC: Un vaccino contro l’epidemia – VIOLENZA”.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.), una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali.

Per eventi esterni terribili intendiamo ad esempio esser stati vittime di abuso (fisico, sessuale o psicologico), stupro, incesti, maltrattamenti, trascuratezza di uno o entrambi i genitori, aver assistito a episodi di violenza domestica e lutti di persone care. Ultimo, ma non per importanza, l’aver vissuto in prima persona un evento catastrofico naturale, come un terremoto, un maremoto, un incidente ecc. In uno studio di Herman e colleghi (1987) è stato rilevato che coloro che in età adulta ricorrono più volte a gesti autolesivi o a tentativi di suicidio raccontano esperienze atroci vissute durante l’infanzia.

Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiare prevedono un contributo spese così come la valutazione dell’indice di disfunzionalità relazionale/valutazione del rischio.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:

Numero fisso 0644246573 attivo dal lunedì al mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 19:00;

Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Le chat attive sui siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it.

Il trauma infantile viene definito come la conseguenza, a livello psichico, di uno o più eventi traumatici esterni che comportano, nel bambino, la rottura delle sue strategie di coping e dei meccanismi di difesa, i quali non sono ancora pienamente sviluppati e quindi più suscettibili a influenze da parte dell’ambiente esterno (Williams, 2009). Ma quali sono gli aspetti che più di tutti caratterizzano questi traumi infantili? Possiamo individuare meccanismi come il panico e la paura, l’irritabilità, l’ipervigilanza, l’iperattività, l’evitamento di molte situazioni e di svariati contesti, la regressione dal punto di vista evolutivo, l’insonnia e la soppressione del pensiero.

É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza!

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

AIUTACI AD AIUTARTI! Clicca sul link e GRAZIE!

https://www.wishraiser.com/en/memberships/associazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia

Molti di questi aspetti rappresentano dei veri e propri sintomi, che fanno parte del Disturbo da Stress Post-Traumatico, inserito all’interno del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5), più precisamente nella Sezione II riguardante i disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti (American Psychiatric Association, 2013). Andiamo ora ad analizzare quelle che vengono definite come le quattro caratteristiche comuni alla maggior parte dei casi di trauma infantile:

  • Ricordi intrusivi vissuti ripetutamente e con intensità, sia in maniera visiva che attraverso altre modalità sensoriali: essi rappresentano la tendenza da parte del bambino a rivivere le immagini o le sensazioni connesse a un evento traumatico. Tali immagini spesso sono molto forti e vivide, e tendono a essere rivissute in momenti di relativa tranquillità del bambino, come ad esempio a scuola, durante una lezione, mentre si è a letto o mentre si guarda un film in televisione.
  • Comportamenti ripetitivi, messi in atto anche sotto forma di giochi, che ripropongono aspetti dell’evento traumatico, e che possono manifestarsi sia come singoli comportamenti che come insieme di comportamenti. Azioni tipiche possono essere, ad esempio, recitare quanto hanno visto e vissuto al momento del trauma o sperimentare sensazioni fisiche connesse all’evento.
  • Paura e panico in relazione a eventi specificatamente correlati al trauma o ai traumi vissuti dal bambino: per esempio, molti bambini traumatizzati hanno la tendenza ad aver paura di alcuni aspetti della quotidianità, come il buio, un animale in particolare, gli estranei, le macchine o la solitudine.
  • Cambiamento repentino del modo di comportarsi, di porsi e di relazionarsi del bambino nei confronti delle altre persone e della vita in generale, il quale si evidenzia anche attraverso una modifica dei consueti atteggiamenti che il bambino può avere in base alla fase evolutiva e ai tratti di personalità (in sviluppo).

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Una menzione separata è dedicata ai sogni ripetitivi connessi all’evento traumatico: i sogni intrusivi legati al trauma sono un tratto distintivo di molti disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti, tuttavia non sono sempre evidenti anche nei bambini, specialmente in quelli di età inferiore ai 5 anni. Questo perché il sogno vero e proprio, per come lo conosciamo, compare attorno ai 3 o 4 anni, e prima di questa età si può osservare il bambino sognare tramite movimenti della bocca, gesti o bisbigli durante il sonno. Inoltre, a quest’età i sogni possiedono delle caratteristiche che li rendono latenti e di difficile interpretazione.

Bibliografia:

American Psychiatric Association, (2013). Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – Quinta Edizione. Raffaello Cortina Editore, Milano.

Herman, J., & Van Der Kolk, B. (1987). Traumatic antecedents of borderline personality. In Psychological Trauma. American Psychiatric Press, Washington, DC.

Williams, R. (2009). Trauma e Relazioni: le prospettive scientifiche e cliniche contemporanee. Raffaello Cortina Editore, Milano.

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

CAMPAGNA: UN VACCINO CONTRO L’EPIDEMIA “VIOLENZA”!

0

Presentazione equipe A.I.P.C.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia una no-profit fondata nel 2001, un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011,con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio.

Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria.

La peculiarità del protocollo è quella di valutare in modo circolare la violenza dalla possibile eziologia, “li ed allora” (A.C.E. – esperienze avverse infantili integrati), ai trigger che li riattivano nel “qui ed ora” con un’incontrollabile disregolazione che può generare acting in ed acting out. Il protocollo permette di tracciare un profilo di personalità e relazionale. Il biofeedback misura in particolare i tempi di attivazione e della durata dell’attivazione dopo la stimolazione, tali misurazioni indicano ai professionisti anche i training più efficaci ed efficienti da applicare per far rientrare nella finestra di tolleranza i parametri disregolatI. Le esperienze dell’equipe maturate con gli autori di violenza anche in alcune case circondariali, la letteratura e le ricerche internazionali e i dati raccolti dal 2011 con il protocollo AIPC Scientific Violence Screening permettono di affermare che alcune A.C.E., in particolare i “delitti familiari”, possono indurre nelle persone esposte una vulnerabilità latente con effetti a cascata. Gli effetti più significativi sono la scelta del partner disfunzionale, la disregolazione emotiva a seguito di abbandoni, rifiuti e separazioni, reali o ideali, che possono generare acting in e acting out e la trasmissione intergenerazionale degli esiti. I delitti familiari, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out (A.I.P.C., 2020). 

Mission dell’equipe A.I.P.C. e della campagna

La mission dell’equipe multidisciplinare di professionisti volontari dell’A.I.P.C. è essenzialmente la prevenzione piuttosto che del contrasto alla violenza. Il target elettivo è l’adolescente, il giovane adulto e l’adulto senza distinzione di genere vittima o autore di violenza e le coppie che decidono di intraprendere un percorso verso la genitorialità al fine di interrompere la trasmissione intergenerazionale delle relazioni interpersonali disfunzionali e violente.

  1. ampliare la popolazione sottoposta alla profilassi dell’A.I.P.C. Scientific Violence Screening in particolarele coppie che decidono di intraprendere un percorso verso la genitorialità;
  2. permettere anche alle persone indigenti di accedere alla sospensione condizionale della pena e partecipare al percorso di recupero come previsto dall’articolo 6 della legge del 19 luglio 2019 n. 69;
  3. premettere ai ristretti in carcere la possibilità di affiancare ai percorsi istituzionali l’applicazione del protocollo integrato A.S.V.S. e la partecipazione al training specifico;
  4. permettere ai giovani adulti essenzialmente autori di reati violenti contro la persona ed affidati in prova l’applicazione del protocollo integrato A.S.V.S. e la partecipazione al training specifico;
  5. permettere anche alle persone di genere maschile vittime di violenza la partecipazione al training specifico;
  6. integrare l’aggiornamento professionale delle operatrici e operatori delle forze dell’ordine, dei CAV, dei CAM.

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza!

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

AIUTACI AD AIUTARTI! Clicca sul link e GRAZIE!

https://www.wishraiser.com/en/memberships/associazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia

Podcast: Le conseguenze della violenza assistita

0

I bambini che assistono agli episodi di violenza tra genitori subiscono danni permanenti e una compromissione del suo sano sviluppo psico-fisico. Per approfondimenti vai sul sito www.traumaeviolenza.it o www.formazionecontinuaviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021. Se volessi partecipare e collaborare potresti inviare una mail a info@traumaeviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

La campagna prevista per il mese di giugno 2021 ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e ha come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book “Le conseguenze della violenza assistita” https://flipbookpdf.net/web/site/d4088046c1566a6c7638cfef1a39034d2a30a703202105.pdf.html

Qui è possibile ascoltare il podcast “Le conseguenze della violenza assistita”

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata